SIAMO ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA :PARLIAMONE!



    


 











OPUSCOLO INFORMATIVO

DEDICATO AI GENITORI CHE PER VLA PRIMA VOLTA 
AFFIDANO IL LORO BAMBINO  ALLE MAESTRE
DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA






      Siamo alla scuola dell’Infanzia…..

            …….PARLIAMONE

 


           
               PREMESSA


 Sulle problematiche che investono l’esperienza di un genitore 
non manca di certo una fitta letteratura costituita da saggi,
ricerche approfondimenti sulle tematiche educative 
e psicologiche del bambino.
Eppure tutta questa produzione letteraria non riesce
a trasformarsi in qualcosa di fruibile per la maggior
parte dei genitori veri, quelli, per capirci,che ogni mattina 
vediamo arrivare in classe,con i minuti contati, per accompagnare 
i loro piccoli a scuola.
     Per questo, noi insegnanti ,vorremmo aprire
un canale comunicativo, attraverso il quale perseguire 
l’obiettivo di conoscenza,approfondimento e partecipazione
consapevole dei genitori alla vita e alle attività 
che si svolgono nella scuola dell’infanzia.


        Quali obiettivi ci proponiamo.


     L’esperienza di crescita del bambino durante 
gli anni della scuola dell’infanzia rappresenta 
un momento fondamentale nello sviluppo 
del suo percorso educativo e formativo 
che dalla percezione del “sé”
 alla sperimentazione del rapporto con “l’altro da sé” 
lo vede impegnato in una difficile opera di orientamento e
di sistemazione degli stimoli non sempre rispondenti 
ad un disegno unitario e coerente.
 Ed è proprio per questo che noi insegnanti sentiamo il bisogno 
di condividerlo, affinché l’esperienza scolastica  sia una 
continuazione 
di quella familiare e allo stesso tempo condizione irrinunciabile 
per la piena manifestazione delle loro potenzialità in un contesto
+nuovo e ricco di opportunità formative.



 Le finalità della scuola dell’infanzia

     L’articolo 1 del decreto legislativo parla delle finalità 
della scuola dell’infanzia e dice………
Concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo,
psicomotorio,cognitivo
,morale,religioso e sociale 
dei bambini promuovendone 
le potenzialità di relazione,
autonomia,creatività,
apprendimento….

.

    In modo specifico si parla di:


Maturazione dell’identità:

…….consiste nel rafforzamento dell’identità personale 
del bambinosotto il profilo
corporeo,intellettuale, psico-dinamico e comporta
la promozione di una vita relazionale.

Conquista dell’Autonomia:

…..contribuisce in modo consapevole ed efficace 
alla progressiva conquista della autonomia;
tale conquista richiede che venga sviluppata,
nel bambino,la capacità di orientarsi
in contesti relazionali e normativi diversi…….
si rende disponibile all’interazione costruttiva
al diverso da sé
e con il nuovo.

Sviluppo della competenza:
Sotto questo riguardo la scuola dell’infanzia 
consolida nel bambino
le abilità sensoriali,
  percettive ed intellettive,impegnandolo
nelle prime forme di riorganizzazione 
dell’esperienza e ricostruzione della realtà.


Tali traguardi possono essere raggiunti attraverso  l’organizzazione di attività educative e didattiche programmate per “CAMPI D’ESPERIENZA”



I campi d’esperienza riguardano:



                  Il sé e l’altro
         (Le grandi domande,il senso morale,il vivere insieme)



   
       Questo campo d’esperienza contribuisce a:
 Rafforzare l’autonomia,la stima di sé,l’identità .
 Rispettare ed aiutare gli altri,cercando di capire 
i loro pensieri,azioni e sentimenti;
 Rispettare il mondo animato e inanimato che ci circonda.
Accorgersi se,e in che senso,pensieri,azioni e sentimenti 
dei maschi e delle femmine mostrino differenze e perché.
 Lavorare in gruppo,discutendo per darsi regole di azione,
progettando insieme e imparando sia a valorizzare 
le collaborazioni sia ad affrontare eventuali defezioni.
Registrare i momenti che suscitano paura,stupore,sgomento ,  diffidenza,ammirazione,disapprovazione,compiacimento estetico, gratitudine,amore,generosità,simpatia;
 scoprirli ,interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno
per ciascuno di noi e sul modo di manifestarli.



                                              
    Corpo,Movimento,Salute

  (identità,autonomia,salute)






Il campo d’esperienza della corporeità e della motricità 
contribuisce alla crescita complessiva del bambino.
 L’itinerario dello sviluppo motorio è caratterizzato 
dalla dominanza del"corpo vissuto” dalla prevalenza della discriminazione
percettiva del proprio corpo e dalla rappresentazione del corpo in movimento nello spazio quindi:
Muoversi spontaneamente e in modo guidato,da soli o in gruppo,esprimendosi in base a suoni,rumori,musica ecc.
 Imparare a rappresentare graficamente in modo completo e strutturato il proprio corpo,fermo e in movimento,maturando competenze di motricità globale e fine.
Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandole attraverso la gestualità e l’espressività corporale.





    Linguaggio, Creatività, Espressione.

           (Gestualità,Arte,Musica,multimedialità.)






In questo campo d’esperienza vengono individuati i bisogni 
espressivi dei bambini per:
Sperimentare diverse forme di espressione artistica del mondo 
esterno ed interno attraverso l’uso di un’ampia varietà 
di strumenti e materiali,anche multimediali (audiovisivi,tv,cd-rom,computer),per produzioni singole o collettive.
Disegnare,dipingere,modellare,dar forma e colore all’esperienza,individualmente e in gruppo,con una varietà 
creativa di strumenti e materiali,”lasciando traccia “di sé
,Descrivere,raccontare,dialogare con i compagni e 
con gli adulti per individuare,su di sé e per gli altri, 
le caratteristiche che 
differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare
imparando ad avere fiducia nelle proprie capacità espressive e comunicative.
Riconoscere testi della letteratura per l’infanzia letti 
o raccontati dagli adulti o visti in televisione,e motivare 
gusti o preferenze.
Utilizzare il corpo e la voce per imitare,riprodurre,
inventare suoni rumori,melodie anche con il canto,da soli e in gruppo;utilizzare e fabbricare strumenti per produrre suoni 
e rumori, anche in modo coordinato con il gruppo.




  La conoscenza del mondo

 ( Ordine,Spazio Tempo Natura)





Questo campo d’esperienza comprende:
      L’area “logica e matematica” per:
Imparare a  organizzare mentalmente le proprie azioni 
n modo semplice e consequenziale per elaborare progetti propri e collettivi.
Commentare,individuare ,collegare;proporre ipotesi esplicative su problemi negoziando con gli altri  le risoluzioni più pertinenti.   
Adoperare la schema investigativo del  chi, che cosa”,quando,come,perché,per risolvere quesiti,chiarire situazioni,raccontare fatti,spiegare processi.
 Contare oggetti,immagini,persone;aggiungere,togliere e valutare la quantità.
Ordinare,raggruppare per colore,forma grandezza ecc.
   L’area “spazio temporale” per:
 Localizzare e collocare se stesso,oggetti e persone 
in situazioni spaziali;eseguire percorsi o organizzare 
spazi  sulla base 
di indicazioni verbali e/o non verbali
   L’area “logico temporale”per:
Collocare fatti e persone nel tempo
:ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità,
registrare regolarità e cicli temporali.
Ricordare e ricostruire attraverso forme diverse 
di documentazione quello che si è visto,fatto,sentito,
e scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono 
anche differenziarsi



 I Discorsi e le Parole

 (Comunicazione,Lingua,cultura)







Questo campo d’esperienza  si pone alcuni traguardi di sviluppo specifici della comunicazione verbale ed espressiva.
Arricchire il proprio codice linguistico ed utilizzare in modo appropriato nuovi termini;
Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive e comunicative.
Utilizzare il corpo come mezzo espressivo primario
Sviluppare l’attenzione,la capacità di concentrazione,l’ascolto.
Utilizzare le proprie capacità espressive per raccontare,inventare storie.
Relazionarsi verbalmente,dialogare,discutere,progettare confrontarsi.
Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti
Acquisiti nei vari campi d’esperienza.
Apprezzare la pluralità linguistica e il linguaggio poetico.
Imparare a comunicare e condividere emozioni e sentimenti.




 ORA,  prima di parlare in modo specifico delle attività legate
ai campi d’esperienza,  e di come si scelgono e si programmano,
occorre approfondire
il significato del;
       gioco infantile,che nella  scuola dell’infanzia, in particolare,
funge da tramite per la realizzazione di tutti gli impegni didattici ed educativi.


  Cosa  è il” gioco” e cosa rappresenta per il bambino.


    Il gioco è :
   Una attività privilegiata del bambino che non ha bisogno 
di stimoli esterni e che tende ad essere  impegnativa,continuativa,progressiva e fine a se stessa.
   Il gioco va inteso come luogo di sviluppo del pensiero 
per l’accesso ai simboli,alle estrazioni, alle rappresentazioni
oltre che alla gestione dell’ansia e del desiderio,
   Una vera e propria necessità spontanea della mente e del corpo.
        PIAGET,lo psicologo ginevrino, ha messo in luce che il gioco
  ha una funzione fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza
e si evolve di pari passo con le capacità intellettive.
Secondo lo studioso, il gioco esprime due dinamiche:
Il passaggio dal concreto all’astratto e dall’egocentrismo 
alla socialità e si realizza attraverso 4 tipologie di gioco.

1)Fase del gioco funzionale (da 2 mesi a 2 anni)

2)Fase del gioco Simbolico (dai 2 ai6 anni )

3)Fase del gioco realistico ( 7/8 anni )

4)Fase del gioco con le regole (intorno ai 12 anni )


La fase del gioco simbolico (sviluppo dell’immaginazione) 
è quella che riguarda i nostri bambini ed è anche il periodo
più complesso e articolato,denso di scoperte e di significati…………
       proviamo a descriverlo:

  Già dai 2 anni il bambino è in grado di fare un gioco simbolico
o di finzione …..cioè usa oggetti simbolici al posto di quelli reali.
 Tale gioco ha il valore di assicurare l’equilibrio emotivo 
della persona come il sogno,ed ha varie funzioni:


funzione identificativa (interiorizzazione dei ruoli)
funzione riparatrice,
funzione compensatoria,
funzione rappresentativo-espressiva,
funzione di controllo della realtà,
funzione manipolativa.


     In questo periodo, con l’inserimento nella scuola dell’infanzia, 
appaiono i primi giochi di ruolo fatti con il gruppo.
Ma il bambino ancora è molto concentrato su se stesso, 
(fase egocentrica) non sa ancora controllare
la propria aggressività, per questo  dovrà fare esperienze 
ludiche graduali, in un ambiente  idoneo e propedeutico 
come  quello della scuola , per imparare a condividere l
e esperienze di gioco e ad accettare i compagni.
  
    Attraverso le attività scolastiche , il bambino 
 apprenderà le dinamiche del gioco di gruppo
,imparerà a capire i tempi e i modi per rapportarsi agli altri
scegliendo un suo ruolo caratteriale e comportamentale
( Leader….   gregario..)


 Compaiono anche i giochi d’imitazione, i bambini
scoprono comportamenti nuovi visti fare dai coetanei, 
da adulti referenti o da personaggi  di films o cartoni; 
sperimentano atteggiamenti spesso aggressivi o trasgressivi
per mettere  alla prova gli adulti, per capire i limiti e 
comprendere le differenze.


Occorre inoltre precisare l’importanza 
del “Movimento” nel gioco:

     Siamo infatti nella fase della conoscenza: 
senso-percettivo-motoria.
Il bambino,mentre gioca in modo spontaneo e naturale,
impara a conoscere lo spazio, lo misura,lo circoscrive
se ne appropria scoprendo i limiti e le possibilità 
del proprio corpo .

  Determinante in questo momento di crescita  
 legata al movimento e alla conoscenza corporea è l
a funzione manipolativa:
          Durante il gioco manipolativo il bambino,
inconsciamente,raccoglie informazioni sugli oggetti,
ui materiali che  tocca ,analizza la realtà,acquisisce
conoscenze  importanti per la sua crescita.
    La funzione manipolativa del gioco  (pittura con le mani, 
manipolazione di farina ed acqua ed altri materiali plastici.) 
e quella rappresentativa espressiva  
(con l’uso della drammatizzazione) sono spesso 
utilizzate dalle insegnanti per consentire al bambino 
di  esternare le proprie emozioni, scaricare ansie 
e paure o per sentirsi libero da regole o costrizioni.



 Al discorso del gioco si lega saldamento 
quello dei giocattoli:
 

  

  Fino ai 3 anni c’è una predominanza nella scelta di giocattoli 
“rumorosi”

  Dai 3 ai 6 anni iniziano a piacere i giocattoli simbolici ad esempio:
  Le bambole….per rappresentare e rielaborare schemi 
e ruoli famigliari;
  o i “Super Eroi” …..per combattere e respingere le paure.


    Il giocattolo va scelto dal bambino in modo spontaneo,
anche se oggi con gli stimoli televisivi,appare sempre
più difficile. (ricordiamo il valore che esso assume
nello svolgimento del gioco.)
 Spesso vediamo i nostri figli giocare con semplici oggetti:
 mollette,carte colorate,tappi,lattine……..e ci meravigliamo.
    Purtroppo,i giocattoli sono prodotti dagli adulti e spesso
propongono modelli culturali o concetti educativi precostituiti , 
spesso capita che il bambino richieda un giocattolo 
della pubblicità per far parte del gruppo o
per essere accettatodai bambini più grandi
 Sono meccanismi nuovi per la nostra società 
ma molto forti e coinvolgenti e ci chiediamo,
come educatori (genitori ed insegnanti), 
se sia giusto assecondare i nostri figli
o cercare di opporrealtri modelli formativi
.



Il Disegno,come il gioco è quella attività spontanea 
che contribuisce allo sviluppo della personalità.
Per noi insegnanti,un ulteriore mezzo per conoscere
e approfondire tutte le tematiche toccate 
dai campi d’esperienza.







   IL DISEGNO  E’…..



                                           




  Esperienza ludica;

  Mezzo di comunicazione, espressione,creatività;

  Scarico delle tensioni emotive.  
                               
                                   


      Inoltre contribuisce:  
                 




  Allo sviluppo della motricità fine

   Alla conoscenza dello spazio-foglio
   mettendo le basi per la scrittura e la lettura.






     Infine

                          



 Aiuta a rafforzare l’autostima
    (soprattutto quando viene   elogiato e incoraggiato
       da genitori e  insegnanti.)





      Il Disegno Spontaneo
                


 Il disegno ha una sua evoluzione spontanea
legata alla crescita  fisico-motoria e cognitiva 
di ogni bambino.
  Possiamo distinguere in questo processo di crescita, 
alcune fasi di maturazione che ,naturalmente 
non sono così rigide  e cambiano da bambino
a bambino, anche in base alle caratteristiche 
personali e agli stimoli ambientali. .
   QUINDI in maniera molto semplificata parliamo di:   





  Caratteristiche Evolutive



1)  Lo scarabocchio (18 mesi fino ai 2 anni e mezzo)
è pura esperienza motoria,non intenzionale,il bambino
impara ad usare la matita come prolungamento della mano. 
2)    Prime forme circolari  (3 anni circa) dallo scarabocchio 
emergono le prime forme circolari, il bambino inizia a prendere
coscienza di sé come entità distaccata dall’ambiente 
(grande importanza assumono nella scuola dell’Infanzia
 tutte le attività motorie e psicomotorie)

3)  Le forme circolari s’ingrandiscono,vengono colorate dentro:  
si circoscrive lo spazio.

4)  Emerge l’uomo girino; alla forma circolare viene 
aggiunta una piccola codina:
Inizia a rappresentarsi lo “schema corporeo”


5)  L’omino prende consistenza; alla testa vengono aggiunte le braccia,all’inizio attaccate alla testa e le gambe :solo due esili stecchini,corti e senza spessore.
              

6)   Braccia attaccate al corpo, ma non c’è ancora il “punto-vita”


7)   Si aggiungono i particolari  dell’ambiente:il bambino
sta crescendo ,prende sempre più coscienza di sé e  del mondo osserva,rielabora e il suo disegno si arricchisce di particolari 
legati alla sfera personale e famigliare,quindi abbiamo 
la rappresentazione della casa, della  mamma , 
del papà degli amichetti.  (3/4 anni)


8)  Lo schema corporeo si arricchisce di particolari,
compaiono i capelli,le orecchie,però a volte mancano 
le mani o i piedi.(4/5 anni)


9)  Disegno completo: il disegno ora è più articolato
lo schema corporeo è completo e anche i particolari 
dell’ambiente sono più ricchi .  il disegno diventa “personale“ 
(dai 5 ai 6 anni)





 Disegno Guidato o Strutturato
                          


    Il disegno guidato è quello che il bambino esegue  nella scuola,
dopo aver vissuto una esperienza  programmata dall’insegnante 
ed ha una funzione di arricchimento cognitivo ,espressivo e grafico.
Questo tipo di rappresentazione su richiesta,è per il bambino 
un ulteriore strumento  di conoscenza e serve per fissare
ed interiorizzare in modo duraturo, i concetti 
proposti dall’insegnante.




 Possiamo dire  che: il disegno guidato è il “compito”, la rielaborazione e la verifica grafica, dell’apprendimento raggiunto.




  Il “Colore” nel Disegno


             
 


“Il colore,più della forma è puro linguaggio emotivo ,usato 
nel disegno,assume significati inconsci ed arcaici e permette 
al bambino di esprimere le emozioni più profonde lo aiuta 
a fantasticare,a creare.
Il passaggio dall’uso di un colore all’alto,la presenza 
di una luce 
di una sfumatura,che prima non c’era,può rappresentare 
il passaggio, la crescita  la presa di coscienza,
il cambiamento avvenuto nel bambino durante il suo
percorso educativo.
 In età prescolare  lo sviluppo del colore passa dal periodo
dello scarabocchio,in cui rappresenta uno stimolo,
ad un periodo in cui il colore
 segue le emozioni i colori sono tanto
più accesi quanto più forti sono le emozioni.
Poi il bambino inizia a mettere in relazione il colore 
e gli oggetti che raffigura con degli stereotipi 
ad esempio tutti i capelli
sono biondi perché la sua mamma è bionda;ciò rappresenta
un modo per semplificare assimilando una maggiore varietà.”


Con l’aiuto di Claudio Widmann analizziamo e approfondiamo
i significati simbolici e psichici propri di alcuni colori:



  IL ROSSO





                                      “Fuoco,scintilla che origina la vita”
                                       colore dell’affettività,delle emozioni
                                       intrapendenza sofferenza coraggio                                                          volontà di dominare.     
                                       Simbolo dell’aggressività e dell’ostilità
                                       Piacere dell’azione e della seduzione.




   IL GIALLO




    “Il colore più prossimo alla luce”,mobilità
                       interiore,intuizione,attività,cambiamento
                      come bisogno di sviluppo……
                                     E’ simbolo della coscienza del  sé,
                            riconoscimento da parte degli altri,
                                     del sapersi,conoscersi e percepirsi
                                     dell’intuizione e della rivelazione
                                      che però non è mai totale.





IL VERDE    






  “Vita che  si perpetua attraverso
                                   la  generazione.”
                                    Colore dell’attaccamento alla vita
                                    alla quiete,al desiderio d’immortalità
                                    speranza,apertura sentimentale.
                                    E’ la natura a cui si tende per
                                  recuperare silenzio e distensione.
                                    Preferito da chi tiene dentro,frena
                                    le proprie emozioni,da chi è fermo
                                    e perseverante,alla ricerca 
                                    di realizzazione 
                                    e considerazione personale. 
                                     



    IL BLU 






                                Impermeabilità  misteriosa,
                              “ colore d’aria,eternità senza tempo”,
                                Energia mentale,pensiero riflessivo,
                                introverso,ragionamento acuto.
                               Senso morale e controllo razionale.
                          Rappresenta :ritiro,desiderio   
                                nostalgico di ricongiungimento con
                                il passato,di riposo,di un ambiente
                                calmo che faciliti relazioni tranquille
                                e libere da tensioni.






                               

IL  NERO



     
E’ il nulla, “vuoto che precede
                                    la creazione,e,dello stato psichico
                                    che precede la coscienza”.
                                    Espressione di rassegnazione,                 
                                    dolore,sofferenza,malinconia.
                      L’uso frequente in un disegno
                                    infantile o adolescenziale è segno
                                    di un momento di paura,angoscia,
                                    di blocco emotivo e va considerato
                                    con attenzione e rispetto.







  Ed ecco...siamo ai primi giorni di scuola!

             

                   PARLIAMO
            
            di


                  







  
           INSERIMENTO




L’ingresso nella scuola dell’infanzia,spesso è per il bambino
il primo vero contatto sociale, che lo mette in relazione con
un nuovo ambiente e con persone che non appartengono al suo
contestofamiliare e gli permette


di fare esperienze diverse e più ampie.


      IL DISTACCO dai genitori,poi rappresenta il primo allontanamento fisico e psicologico e quindi l’occasione per affrontare
una nuova percezione dell’io e rendersi autonomo.
Ma questa nuova esperienza ,così formativa, può essere 
allo stesso tempo causa di disorientamento,ansia, paura del nuovo.
Può capitare che il bambino abbia la percezione dell’abbandono
o di non essere in grado di affrontare da solo,senza il supporto 
familiare, questa nuova situazione.

Parallelamente:


     IL DISTACCO dal proprio figlio costituisce anche 
per il genitore un momento delicato che può causare smarrimento,
senso di colpa o di inadeguatezza  nell’affrontare  questo evento di separazione
e di passaggio.
  Per questo è importante instaurare subito un rapporto 
di collaborazione tra genitori e insegnanti per poter conoscere
i bambini e quindi scegliere le strategie più adatte 
all’inserimento 
di ciascuno di loro.

        Uno dei primi supporti conoscitivi è rappresentato 
dalla scheda informativa che i genitori compilano nei primissimi giorni di scuola;
tale scheda permette alle insegnanti di conoscere il vissuto del bambino
sino al suo ingresso nella scuola dell’infanzia; 
mentre l’incontro preliminare con i genitori ha permesso loro di entrare in relazione con le insegnanti,di essere informati sull’organizzazione della scuola e in particolare sull’ambiente che accoglierà il loro bambino.



Il periodo dell’accoglienza non scandisce solo l’inizio 
dell’anno scolastico
ma costituisce l’essenza dell’esperienza educativa delle relazioni,il presupposto di tutto il cammino scolastico.

.
 Per questo le insegnanti hanno cura di predisporre la sezione
per accogliere i piccoli,creando angoli per il gioco, 
per l’ascolto musicale, per l’attività motoria, 
le conversazioni,gli approfondimenti.
Cercando soprattutto di trasmettere  
serenità e disponibilità.
E’ importante che la sezione sia concepita 
per il bambino in modo tale da assicurargli 
la massima cura e la piena soddisfazione 
di tutti i suoi bisogni
in questo modo il piccolo potrà:

A)Essere amato e rispettato incondizionatamente
sia nei propri comportamenti sia nella propria interiorità.

B)Trovare occasioni di crescita e di libera espressione
che gli consentano di sviluppare la sua personalità.

C)Avere dei modelli di riferimento che siano in grado 
di farlo crescere
autonomamente.

    La giornata verrà organizzata e scandita da alcuni momenti 
di “routine” quali:
 la merendina,con il rito della distribuzione degli zainetti
e l’apparecchiatura con gli oggetti personali,il lavarsi le mani , 
imparare ad usare correttamente i servizi igienici, andare 
al “ristorante”, giocare nel giardino.
Tali attività rappresentano occasioni educative
molto importanti che accompagneranno 
in modo graduale il bambino nell’accettazione delle regole sociali.

Nessun commento:

Posta un commento